Ambienti di Apprendimento

La Scuola riconosciuta come Istituzione sociale, pubblica o privata, è preposta all’istruzione istituzionalizzata e ufficiale, quale processo di trasmissione e acquisizione di informazioni come conoscenze, abilità e saperi disciplinari. Tale trasmissione di conoscenze si attiva mediante il processo di insegnamento- apprendimento, che favorisce lo sviluppo del personale percorso di crescita di ogni bambino.

Comprendiamo quanto sia complessa e impegnativa l’attività educativa, che include variabili fondamentali quali: la comunicazione empatica verbale e non verbale, l’uso di innovative metodologie didattiche, l’utilizzo di strumenti strutturati ed informatici, l’organizzazione dello spazio scuola. Nel processo educativo il docente avvia un canale comunicativo empatico con ogni alunno, in sintonia con il bambino accoglie e risponde alle richieste, stimolando la curiosità dello stesso alla conoscenza ed all’esplorazione del contesto in cui vive. Oltre alle caratteristiche del docente, risultano fondamentali i fattori ambientali, quali:

· la relazione instaurata con le famiglie;

· l’ordine e la disciplina nel gruppo-classe;

· l’organizzazione della Scuola;

· il comfort degli ambienti scolastici;

· la cura, pulizia e organizzazione degli spazi fisici.

L’ambiente educante o di apprendimento indica l’ambiente fisico, sociale e culturale in cui avviene l’apprendimento e l’educazione.

È un contesto intenzionalmente creato e organizzato per favorire l’apprendimento significativo, l’interazione sociale e lo sviluppo globale degli individui; va oltre lo spazio fisico della classe e si estende a tutte le influenze che contribuiscono all’esperienza educativa.

L’influenza esercitata dall’ambiente sullo sviluppo fisico e psichico del bambino è particolarmente rilevante, soprattutto nella scuola dell’infanzia.

I piccoli studenti comunicano e manifestano la propria personalità, instaurando relazioni significative ed ogni elemento che compone l’ambiente scuola influisce sul comportamento e sulle azioni dei bambini.

L’ambiente d’apprendimento e’ costituito da aspetti fisici e sociali, quelli fisici comprendono tanto lo spazio interno quanto lo spazio esterno della scuola, inclusi i mezzi didattici disponibili. Un ambiente fisico ben strutturato e organizzato con ampi spazi, flessibili e ricchi di stimoli offrono al bambino occasioni finalizzate ad acquisire nuove conoscenze, abilita’. Il bambino che esplora, esprime con serenità e autonomia la propria creatività, compie scoperte, sperimenta, acquisisce non solo nuove conoscenze e abilità, ma soprattutto importanti competenze.L’ambiente educante è stato ampiamente studiato da diversi studiosi ed esperti nel campo dell’educazione. Tra questi, uno dei più significativi contributi è stato dato da Maria Montessori. La stessa considera il bambino un essere completo, che apprende autonomamente sviluppando le proprie competenze esplorando l’ambiente in cui vive. E'' importante lasciare libero il bambino, che con la propria energia creativa, sarà spinto dall’impulso verso l’apprendimento. Stimolando la sua curiosità e il desiderio di scoprire, il bambino svilupperà al massimo le proprie capacità, conoscendo il mondo e la realtà in cui cresce. L’ambiente educativo che deve essere curato e ben organizzato, accogliente per i bambini, che saranno liberi di scegliere e utilizzare il materiale strutturato e proposto a loro. Una scuola a misura del bambino, con spazi pensati e costruiti nella cura dei particolari, con gli arredi e i materiali a portata di mano dei piccoli. L’innovazione di Maria Montessori fu quella di costruire dei mobili adatti ai bambini, gli arredi vennero considerati strumenti educativi, perché pensati in favore delle attività dei piccoli.

Loris Malaguzzi, fondatore della filosofia educativa reggiana, riconosce al bambino il ruolo attivo nelle scuole dell’infanzia, in quanto ha precisi diritti, bisogni, necessità e capacità di esplorare il mondo in cui vive attivando il processo di crescita e di sviluppo, alimentando le proprie conoscenze e abilità, finalizzate al raggiungimento di importanti competenze. L’ambiente è il terzo educatore, sosteneva Loris Malaguzzi, la qualità degli spazi corrisponde alla qualità dell’apprendimento. “lo spazio deve essere progettato e predisposto per garantire che tutti i bambini e gli educatori si sentano a loro agio e sviluppino il piacere del fare insieme”. Lo spazio come “terzo educatore”, insieme a educatrici e genitori. Il compito della scuola, in continuità con la famiglia, ѐ di accompagnare e sostenere il bambino nel processo di sviluppo, aiutandolo ad esprimere tutte le potenzialità ed i talenti.