Intervista Orizzonte Scuola

“Metodologie tradizionali ed innovazioni Didattiche” di Gilda Tempesta Psicologa e Pedagogista (ANPE Associazione Nazionale Pedagogisti Direttivo regionale Puglia-Basilicata):

Lezioni didattiche coinvolgenti e innovative, al fine di favorire la conoscenza, l’apprendimento e lo sviluppo di competenze dei bambini e dei ragazzi che frequentano le Scuole di ogni ordine e grado. Assistiamo ad un rivoluzionario cambiamento didattico, in una cornice ispirata alle metodologie tradizionali. Il processo di insegnamento e apprendimento interessa i docenti ed il personale scolastico ed educativo, ma soprattutto gli alunni attivi protagonisti dello stesso. 

Intervista di Gilda Tempesta Psicologa e Pedagogista del Direttivo regionale Puglia-Basilicata ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti), esperta in Valutazione e Riabilitazione neurocognitiva dell''età evolutiva, specializzata in Robotica educativa, organizzazione e gestioni scolastiche in contesti multiculturali.

Metodologie tradizionali o Innovazioni Didattiche?

I docenti sono custodi di metodologie tradizionali ed interessati alle innovazioni didattiche, al fine di favorire e migliorare il processo di insegnamento e apprendimento.

Le metodologie didattiche sono orientate al rispetto delle Indicazioni Nazionali e degli obiettivi generali e di apprendimento in queste indicati, con i relativi traguardi che hanno come primaria finalità quella di sviluppare abilità e conoscenze del bambino e del ragazzo, per ciascuna disciplina o campo di esperienza.

Ogni grado di Scuola, a partire dalla Scuola dell’Infanzia e Primaria, alla Scuola Secondaria di primo e di secondo grado, ha come finalità generale lo sviluppo armonico e integrale della persona, fedele ai principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea.

Indicazioni utili al ruolo del docente nel processo di insegnamento e apprendimento?

È molto importante il ruolo del docente che promuove la conoscenza ed accompagna gli alunni nel percorso di sviluppo delle competenze, valorizzando le diversità individuali di ognuno, utilizzando ogni metodologia, sia tradizionale che innovativa, al fine di creare un ambiente favorevole all’apprendimento. Pertanto le innovazioni didattiche sono state accolte come occasione utile a garantire e raggiungere obiettivi educativi fondamentali. Altrettanto interessante si è rivelata la formazione che ha coinvolto docenti e personale educativo, permettendo agli stessi di acquisire le conoscenze utili per garantire un innovativo processo di insegnamento e apprendimento. La formazione dei docenti e del personale scolastico risulta continua e necessaria, poiché segue il dinamico cambiamento legato alle scoperte informatiche e robotiche (pensiamo ai robot umanoidi ed ai recenti software didattici, all’intelligenza artificiale).

Il ruolo degli alunni e la didattica in continua evoluzione?

Gli alunni sono i veri protagonisti del percorso di apprendimento. Durante eventi come Didacta Italia (importante evento fieristico Nazionale dedicato al mondo della scuola), o i molteplici open day, in cui assistiamo a laboratori gestiti dai bambini e ragazzi, possiamo vedere piccolissimi che programmano robot come le Bee-Bot o le Blue Bot, o bambini più grandi che costruiscono robot come gli EV3 Lego e ragazzi che pilotano i droni e programmano software. Conosciamo il mondo scolastico accolti e accompagnati direttamente dagli alunni e scopriamo che i docenti sono guide attente e mentori del percorso di crescita dei nostri bambini e ragazzi. Secondo Maria Montessori “il più grande segno di successo per un insegnante è poter dire “I bambini stanno lavorando come se io non esistessi”.

Quanto di tradizionale c’è in questa organizzazione?

Gli alunni avviati a fare e saper fare utilizzando software e hardware didattici, contestualizzati e che mirano all’apprendimento di argomenti inerenti le varie discipline scolastiche. È questo l’esempio di una Scuola che, nel rispetto della Pedagogia e della Didattica tradizionale, integra strumenti innovativi come software e hardware per stimolare l’apprendimento degli alunni, accogliendo ogni novità come fonte di conoscenza ed occasione di crescita comunitaria. Ogni processo di cambiamento richiede un importante lavoro di continuità tra passato e futuro; seppur impegnativa in questo presente la mission di integrazione è possibile. È nostro il tempo utile a personalizzare ed ottimizzare le metodologie didattiche future, con uno sguardo rivolto al passato; per questo ammiro il lavoro dei docenti e del personale scolastico ed educativo, impegnati ad organizzare la didattica, che oggi più che innovativa definirei sperimentale, poiché esposta al cambiamento ed al miglioramento di ogni processo di insegnamento educativo e di apprendimento. Confronto e condivisione a sostegno di un fine comune, nel ricordo di un significativo insegnamento del pedagogista Andrea Canevaro: “da soli ci si perde, insieme si va lontano”.


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